domenica 2 giugno 2013

"Operette Morali di Giacomo Leopardi"



"Credi a me, caro amico: non c’è fastidio della vita, non c’è disperazione, senso della nullità delle cose, della solitudine dell’uomo; non c’è odio del mondo e di sè medesimo; non c’è nulla che possa durare per sempre. Benché siano condizioni dell’animo ragionevolissime, passato un poco di tempo, cambiata la disposizione del corpo e dell’animo, a poco a poco e a volte anche subito, per motivi incomprensibili e anche minimi, rinasce il gusto della vita, rinasce una speranza. E ciò basta a produrre l’effetto nella persona di perseverare nella vita e a proseguirla, perché è quel senso dell’animo e non l’intelletto quello che la guida (…….) 
E la vita è una cosa così poco rilevante che non dovrebbe essere così diverso il tenerla o il rifiutarla (…..) Viviamo, amico mio, e confortiamoci assieme: non rifiutiamo di portare quella parte che il destino ha stabilito per noi, compresi i mali della nostra specie. Teniamoci compagnia e andiamo a dare coraggio a chi ci vuole bene. Per compiere nel modo migliore questa fatica della vita". 
(Giacomo Leopardi, da "Dialogo di Plotino e di Porfirio")

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